Con la Legge di conversione del 03.08.2017 n. 123 del Decreto Legge 20.06.2017 n. 91 (art. 9 bis) è stata introdotta una novità per quanto riguarda l’utilizzo di sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri sia nei grandi supermercati che nei piccoli negozi (Disposizioni di attuazione della direttiva (UE) 2015/720 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, che modifica la direttiva 94/62/CE per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero. Procedura d’infrazione n. 2017/0127).
In altre parole in base a tali disposizioni per ridurre l’utilizzo delle borse di plastica e quindi ridurre l’impatto negativo di queste nell’ambiente si è prevista la sostituzione con borse di plastica biodegradabili e compostabili che saranno però a pagamento. Si tratta di quei sacchetti che, fino ad oggi, erano, almeno apparentemente, gratuiti e venivano utilizzati per riporre la frutta e la verdura.
Costo delle “nuove borse di plastica”
La disposizione prevede che “le borse di plastica in materiale ultraleggero non possono essere distribuite a titolo gratuito e a tal fine il prezzo di vendita per singola unita’ deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti imballati per il loro tramite”, con la conseguenza che il costo dei sacchetti, variabile nei diversi punti vendita, verrà posto a carico dell’acquirente e riportato nello scontrino o nella fattura di acquisto.
Conseguenze per il mancato rispetto delle disposizioni di legge
I commercianti e/o i negozi che non rispetteranno le nuovi disposizioni saranno puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 25.000 euro che potrà essere aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi di borse di plastica oppure un valore di queste ultime superiore al 10 per cento del fatturato del trasgressore, nonché in caso di utilizzo di diciture o altri mezzi elusivi degli obblighi previsti dalla legge.
“Il denaro dei contribuenti deve essere sacro”. Luigi Einaudi.
Autore: Sabrina Storni
Buongiorno, ma questa nuova legge riguarda solo per frutta e verdura o anche ad esempio i sacchetti che fino ad ora omaggiavo ai clienti che acqustano i libri nella mia libreria?
Buongiorno,
al momento l’obbligo riguarda i sacchetti forniti come imballaggio diretto per alimenti sfusi (es frutta e verdura) e tale obbligo interessa sia le grandi distribuzioni che i piccoli rivenditori.
Cordiali saluti