In Collaborazione tra lo Studio Legale Rando Gurrieri DiMartino e l’Avv. Sabrina Storni si presentano le seguenti Campagne Legali in tutta Italia.

1)Presidi sanitari scadenti e dannosi: cosa possono fare i pazienti

A chi è rivolta.

1.Cittadini con patologie necessitanti di un presidio sanitario specifico, appropriato ed adeguato per legge alle loro specifiche necessità per una cura e rieducazione specifica; Organi ed associazioni di categoria e di consumatori.

Situazioni tipiche:

L´azione giudiziaria sarà proponibile tutte le volte in cui si lamenti la violazione sia del principio di libera scelta della fornitura da parte dell´utente che dei livelli di qualità dei prodotti (tali, ad esempio, da provocare lesioni, eruzioni cutanee, ulteriori patologie, rallentamenti nel processo di cura, complicanze, eccetera) con conseguenti ricadute di danni sul paziente e sui propri familiari (spese mediche-disabilità-danni di qualsiasi genere, compresi quelli esistenziali, morali e relazionali).

2. Ditte fornitrici, partecipanti alle procedure di acquisizione indette dalle Amministrazioni sanitarie.

Situazioni tipiche:

L´azione giudiziaria sarà proponibile tutte le volte in cui i bandi non terranno conto dei principi esposti in premessa, privilegiando, con il metodo del massimo ribasso, forniture generiche e standardizzate senza una adeguata considerazione delle reali esigenze manifestate, anche storicamente, dall´utenza; o quando i bandi non garantiscano la qualità dei prodotti. 

2) Banche:interessi illegittimi

Campagna legale a tutela dei consumatori dai comportamenti illegittimi delle banche e delle finanziarie, che spesso applicano interessi illegali,cosiddetti anatocistici o usurari. Consulenza e perizia econometrica gratuita.

3) Personale militare, patologie e lesioni: riconoscimento dipendenza da causa di servizio e richiesta danni e altri benefici.

Campagna a tutela del personale militare che ha contratto in servizio delle patologie o addirittura decessi il cui sorgere è strettamente collegato all´ambiente militare in cui operano: si pensi all´esposizione all´uranio impoverito o all´amianto – causa di tumori in occasione di svolgimento di missioni all´estero (Afghanistan, Kossovo) – o a diverse malattie con eziologia multifattoriale e che con “elevata probabilità” possono ricondursi agli ambienti militari (quali diverse forme di epatite o carcinoma alla tiroide).

4) Esposizioni ad amianto, danni conseguenti ad inerzia P.A

La Campagna ha come suoi destinatari tutti quei cittadini ai quali un titolo giudiziale (Sentenza definitiva) ha riconosciuto – tardivamente – tutti i benefici derivanti dall´esposizione ultradecennale ad amianto.

La Campagna intende pertanto tutelare in tutti i Tribunali italiani tutti coloro che si trovano in questa situazione, i quali hanno diritto – in forza di responsabilità contrattuale e/o in via subordinata, extracontrattuale – ad ottenere:

a) il pagamento di tutti i danni sofferti per effetto del mancato riconoscimento in sede amministrativa dei benefici previdenziali ex art. 13, comma 8, legge n. 257/1992;

b) la ripetizione (id est: restituzione) delle somme indebitamente incassate dall´INPS a titolo di contribuzione non dovuta per effetto di detto mancato riconoscimento.

5) Riconoscimento del servizio prestato presso le scuole paritarie.

Si tratta di una azione utilizzabile in più direzioni: ai fini della mobilità anni scol. 2016/17 e 2017/18, ai fini della ricostruzione della carriera, ai fini dell’inserimento del personale ATA nelle graduatorie permanenti, ai fini dell’aggiornamento del punteggio del personale nelle graduatorie permanenti.

6)Precariato oltre 36 mesi, come chiedere i danni.

Con l´Ordinanza n. 20755 dello scorso 4 settembre 2017, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito la illegittimità della reiterazione dei contratti a termine nella Scuola, ribadendo i principi espressi con le prime sentenze del novembre 2016 (dalla 22552 alla n. 22557).

Condizione per poter promuovere il giudizio avente ad oggetto la richiesta di risarcimento danni è che non si sia verificata l´immissione in ruolo. Ma, in linea teorica anche il personale che, nel frattempo, sia stato immesso in ruolo potrebbe richiedere il risarcimento del danno, allegando e quindi provando che nonostante l´immissione in ruolo si sia subito un danno. In alcune ipotesi anche per il personale che ha avuto incarichi di supplenza su organico di fatto è possibile promuovere un giudizio per richiedere il risarcimento del danno.

7) Immobili E.C.A., come recuperare i soldi pagati quando il prezzo di acquisto è illegittimo

La Campagna è diretta ad assicurare tutela giudiziaria:

agli acquirenti, anche successivi al primo, che abbiano acquistato un immobile di edilizia convenzionata agevolata ad un prezzo superiore a quello vincolato quale prezzo massimo di cessione in virtù della convenzione edilizia;

ai promissari acquirenti, anche successivi alla prima alienazione dal costruttore al primo acquirente, che abbiano stipulato un contratto preliminare di compravendita relativo a un immobile di edilizia convenzionata agevolata ad un prezzo superiore a quello vincolato quale prezzo massimo di cessione in virtù della convenzione edilizia.

Oggetto della Campagna: il prezzo massimo di cessione degli alloggi di edilizia convenzionata agevolata realizzati ai sensi dell´art. 35 L. n. 86571971. Principio: il vincolo del prezzo massimo di cessione vale anche per le cessioni successive alla prima (Cass. SS.UU. 16.9.2015 n. 18135). È possibile ripetere, in favore degli acquirenti che abbiano acquistato a prezzo di mercato invece che a prezzo vincolato, la differenza pagata in più.

8) Ricorsi alla Corte di Strasburgo: una opportunità quando Stato e giudici non garantiscono i diritti alla vita privata e familiare

Casi in cui lo Stato italiano non riesce a garantire diritti fondamentali come quelli di cui stiamo parlando per mancanza di leggi adeguate e compatibili con l´ordinamento internazionale ed europeo, o anche per errori giudiziari. Tra le ipotesi più ricorrenti, quelle che riguardano:

-la violazione del diritto di affidamento e di avere una relazione stabile e significativa nel rapporto con la prole;

-la violazione del diritto a costituire una famiglia per le coppie omosessuali;

-la violazione del diritto del minore a vivere entro un nucleo familiare stabile e significativo;

-la violazione del diritto alla bigenitorialità del minore;

-la sottrazione internazionale del figlio minore;

-la violazione del diritto a essere genitore per le persone single 

Tutte queste negazioni del diritto alla vita privata e familliare possono però trovare adeguata tutela nella procedura presso la Corte europea dei diritti dell´uomo che, in diverse pronunce, ha condannato l´Italia per non aver rispettato il diritto individuale alle relazioni familiari.

Questi procedimenti che possono consentire un´adeguata tutela dell´individuo possono essere attuati solo dopo aver esaurito tutte le vie di ricorso interne.

Chi può partecipare alla Campagna: i cittadini italiani o gli stranieri con regolare permesso di soggiorno che hanno subito una violazione dei diritti in ambito familiare e minorile e che abbiano già, infruttuosamente, adito i giudici nazionali ottenendo sentenze di rigetto.

CASI TIPICI: diniego di affidamento a un single, diniego della procedura di adozione, sottrazione internazionale del figlio minore e mancato rientro, procedimenti di separazione e divorzi che non prevedono affidamento condiviso con collocamento alternato (richiesto e rigettato), procedimenti di cessazione della responsabilità genitoriale per fatti o atti inesistenti e che abbiano avuto un decorso eccessivamente lungo, negando di fatto il rapporto familiare per un tempo significativo, tempi eccessivamente lunghi dei procedimenti in materia minorile che abbiano pregiudicato il rapporto familiare.

9)Cookie law, spamming, phishing, furto di dati personali.

Campagna Legale a tutela degli abusi su internet, dal furto di dati personali ed altri illeciti. La Campagna e’ rivolta sia a privati che aziende e/o gruppi di imprese che desiderano consolidare la loro cookie privacy. Consulenza ed esame dei documenti gratuita.

10) TARI

Campagna a tutela delle famiglie che hanno pagato per anni la Tassa rifiuti gonfiata per errore e che hanno quindi diritto alla restituzione dell´indebito.

La tassa smaltimento rifiuti (dal 2014 denominata TARI) viene calcolata dal Comune di residenza secondo alcuni parametri tra cui la dimensione dell´immobile abitato dall´utente e il numero dei componenti del suo nucleo familiare. Una quota fissa (legata alla superficie e al numero degli occupanti) ed una variabile (legata solo al numero degli occupanti). Spesso capita, anche all´insaputa del contribuente, che questi parametri siano erroneamente applicati al caso specifico. Succede quando, per esempio, vengono conteggiati familiari in più rispetto a quelli risultanti all´anagrafe, quando il Comune considera una dimensione maggiore di superficie della abitazione rispetto a quella reale, ed ancora quando – situazione emersa, appunto, con la risposta all’interpellanza – l´errore di calcolo investe parti dell´immobile (le cosiddette “pertinenze”).

Tutti i contribuenti che abbiano pagato la TARI in eccesso perché erroneamente determinata possono ottenere il rimborso del quantum corrisposto negli ultimi 10 anni (ma certamente negli ultimi 5) e (cosa, questa, altrettanto utile) la nuova rideterminazione della tariffa per l´avvenire.

Presupposto di attivazione della Campagna

Il contribuente deve essere in possesso delle bollette e della prova del versamento, anche solo dell´ultimo anno, per verificare se sussiste l´erronea determinazione della TARI sul proprio immobile. Inoltre, ai fini della determinazione della quota che il Comune sarà tenuto a rimborsargli, deve cercare, e consegnare allo Studio, le bollette degli ultimi 10 anni e le prove dei versamenti effettuati nello stesso periodo. In alternativa, potrà chiederli autonomamente all´ufficio Tributi del proprio Comune, oppure, in caso di esito negativo della richiesta, chiedere allo Studio di agire formalmente con una richiesta di accesso ad atti ex L. 241/90. 

Chi può partecipare alla Campagna

Alla campagna legale possono partecipare tutti i contribuenti che, dopo la verifica preliminare GRATUITA compiuta dallo Studio, siano edotti della sussistenza di un erronea determinazione della TARI sul proprio immobile. 

COME COMPIERE (DA SOLI) UNA PRIMA VERIFICA: Gli utenti, in moltissimi casi, possono comunque compiere una PRIMA VERIFICA – anche se limitata al solo aspetto della questione derivante dalla risposta alla interpellanza parlamentare – anche da soli. A tal fine, basta leggere attentamente gli avvisi di pagamento (le bollette) inviate loro dal Comune. Tali avvisi contengono il riepilogo dell´importo da pagare, le istruzioni per il versamento (scadenza rate e codice tributo) e il dettaglio delle somme, parte nella quale il Comune indica le unità immobiliari (dati catasto, foglio, particella, sub), la superficie sottoposta a tassazione, il numero delle persone occupanti, la quota fissa e quella variabile. Bene, se oltre all´abitazione ci sono pertinenze (box-garage-cantine-solai eccetera) e se anche per tali pertinenze è indicata una quota variabile, allora la TARI è stata certamente pagata in eccesso

Per info in merito a questa campagne legali e/o per aderirvi e’ possibile contattate l’Avv. Sabrina Storni.